«Non
posso credere che Micah e Jason terranno aperto il Dark Room anche
per San Valentino. E soprattutto non posso credere che dovremmo
lavorare» disse un Jaka seccato ad un Damjan altrettanto scocciato.
«Non
dirlo a me. Volevo passare questa giornata con Micah e invece devo
stare a guardare tutti ad amoreggiare. Ma lui sostiene che si lavora
tanto in queste giornate e dato che stiamo aprendo il centro, dei
soldi in più non fanno male.»
«Ho
capito e sono d’accordo. Ma almeno noi quattro potevamo evitare di
andarci oggi, no? Magari potevamo passare a turno per controllare la
situazione ma non passare la serata di San Valentino a lavorare»
disse Jaka entrando nel locale ancora completamente al buio.
«Tu
pensi che abbiano organizzato qualche sorpresa?» chiese Micah
pensieroso.
«Cosa
te lo fa credere?»
«Bé,
il fatto che vivendo insieme di solito io e Micah arriviamo al Dark
Room insieme e tu e Jason fate lo stesso. Micah è uscito un’ora
prima ed è venuto a prenderlo Jason. Quei due staranno architettando
qualcosa.» disse Dam improvvisamente entusiasta.
«Frena
l’euforia amico. Dovevano incontrare un fornitore di liquori e so
che dovevano farlo davvero perché ho trovato l’appuntamento
nell’agenda di Jason.»
«Va
bene, per un momento mi sono illuso. Vado ad accendere le luci»
disse Dam muovendosi verso l’interruttore.
«Ottimo,
io preparo le birre per quando arriveranno anche gli altri» rispose
Jaka dirigendosi invece verso il bar.
Quando
le luci si accesero illuminando la sala, Damjan rimase per un attimo
senza parole.
«Jaka,
guarda…» lo chiamò.
Jaka
si voltò e lo stupore si dipinse anche sul suo viso.
Sulla
pista da ballo erano disposti due tavoli. Le tovaglie rosse li
ricoprivano completamente. Entrambi i tavoli erano apparecchiati per
due persone. Loro due erano ancora immobili guardando i tavoli e
sussultarono quando una musica soffusa riscaldò l’aria. Micah e
Jaka si guardarono attorno e si ritrovano entrambi a guardare il
proprio compagno entrare nella sala.
Micah
raggiunse Dam e senza dire una parola allungò la mano e abbassò le
luci. Prese poi per mano il suo compagno e lo condusse al centro
della pista. Jason fece lo stesso con Jaka.
°°°
«Alla
fine terremmo chiuso il locale?» chiese Jaka a Jason mentre
dondolavano sulla pista da ballo.
«No,
il locale aprirà al pubblico più tardi stasera ma noi non
resteremo.»
«E
dove andremo?»
«Quello
sarà una sorpresa» rispose Jason zittendo poi il suo compagno con
un bacio. Jaka si lasciò baciare per nulla imbarazzato che insieme a
loro ci fossero anche Dam e Micah.
Li
guardò per un breve istante e li vide ridere mentre Micah faceva
scivolare le labbra sul collo di Dam. Per un solo attimo ricordò
quanto era stato difficile per lui e Damjan fidarsi dei rispettivi
compagni ma ormai erano tutti e quattro sereni e felici e pensò che
si meritavano quella serata tutta per loro che sembrava
preannunciarsi molto romantica.
°°°
Damjan
non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo compagno. Appariva
elegante anche se indossava una semplice camicia e dei jeans,
entrambi neri.
«Ti
amo lo sai?» gli disse Dam mentre Micah gli faceva scivolare
giocosamente il naso sulla curva del collo.
«Anche
se eri convinto che ti facessi lavorare per San Valentino?»
«Contavo
sulla sorpresa» gli rispose Dam inarcando il collo perché il suo
uomo avesse un migliore accesso.
«Non
hai ancora visto nulla» gli sussurrò Micah sulla pelle calda.
«Avete
organizzato una cosa a quattro?» lo provocò Dam.
«Solo
fino ad un certo punto, giusto per rendere le cose piccanti. Ma
quando ti porterò a letto saremo solo noi due» gli rispose Micah
leccandogli la pelle.
°°°
Quando
finirono di ballare, Micah e Jason si guardarono complici e
quest’ultimo estrasse dalla tasca dei jeans il cellulare. Entrambi
condussero i loro compagni al tavolo e si sedettero a loro volta. Due
camerieri sbucarono dal retro del locale spingendo un carrello. Venne
servita una cena leggera che i quattro ragazzi condivisero
avvicinando i tavoli. Dam e Jaka erano entusiasti della sorpresa e
non vedevano l’ora di scoprire cosa avessero architettato i loro
compagni per il proseguo della serata. Chiacchierano tutti insieme
ridendo e quando la cena ebbe termine Dam e Jaka vennero bendati e
condotti fuori dal locale.
«Dove
stiamo andando?» chiese Jaka curioso e impaziente.
Due
labbra calde gli sfiorarono il collo e la voce bassa di Jason gli
fece correre un brivido caldo lungo la schiena.
«Lo
scoprirai quando arriveremo.»
°°°
Il
viaggio in auto durò una ventina di minuti o almeno così era parso
a Damjan. Quando vennero fatti scendere dalla macchina sia lui che
Jaka si aspettavano che la benda venisse tolta ma Micah disse ad
entrambi di avere pazienza e di fidarsi di loro.
Vennero
condotti lungo un corridoio. Dam sentì delle voci ma non riuscì a
comprendere cosa dicessero. Senti una porta aprirsi, Micah lo
sospinse ancora per qualche passo. Sentì un’altra porta e poi si
fermarono.
Si
stupì quando si rese conto che il suo compagno aveva iniziato a
spogliarlo.
«Mi
stai spogliando davanti a Jason e Jaka?»chiese Dam con un pizzico di
divertimento ma anche una punta d’ansia. Andava d’accordo con la
propria sessualità ormai, lui e Micah facevano sesso alla grande ma
non era certo di sentirsi a suo agio a stare completamente nudo
davanti a qualcuno che non fosse il suo uomo.
«Nessuno
ti vede completamente nudo oltre a me amore mio» lo rassicurò Micah
baciandolo.
Damjan
si rilassò e si godette le mani del suo compagno su di sé.
Jaka
era sorpreso. Jason lo aveva fatto camminare senza dire una parola,
lo aveva spogliato completamente e successivamente gli aveva infilato
quello che sembrava essere un costume da bagno. Non fece domande ma
avrebbe voluto togliersi immediatamente la benda che gli copriva gli
occhi. Avrebbe anche voluto toccare il corpo del suo uomo, quando si
era reso conto che anche Jason si era spogliato, ma lui glielo aveva
impedito.
Jason
poi lo aveva preso per mano e lo aveva fatto camminare nuovamente.
D’un
tratto sentì la risata di Micah e capì che erano nuovamente tutti e
quattro insieme. Quando Jason aveva iniziato a spogliarlo aveva
chiesto se anche Micah si stesse godendo il suo spogliarello ma Jason
lo aveva zittito con un bacio possessivo e feroce e aveva capito che
erano soli. Jason era geloso e non avrebbe permesso a nessuno,
neppure al suo migliore amico, di vederlo nudo.
Tese
l’orecchio e si rese conto di sentire il rumore dell’acqua.
L’aria era calda e profumava di sandalo.
«Tesoro
devi fare un paio di gradini» gli sussurrò Jason circondandogli i
fianchi.
Fidandosi
di Jason si lasciò guidare fino a quando i suoi piedi toccarono
dell’acqua calda. Sussultò appena ma sorrise quando sentì Damjan
esclamare un “ Oh wow” stupito.
Jason
gli tolse la benda e lui si ritrovò nel bel mezzo di una grande
piscina coperta. Le luci erano soffuse e il soffitto era illuminato
da piccoli puntini luminosi. Sembrava di essere sotto un cielo
stellato. Una grande cascata d’acqua veniva giù da un bocchettone
posto sulla parete che era dipinta con rocce e fiori tropicali. Era
come ritrovarsi immersi nella natura. Jaka non poté trattenere lo
stupore.
°°°
Micah condusse il suo compagno dentro la piscina e dopo essersi appoggiato ad una delle pareti se lo tirò contro. L’idromassaggio venne azionato e sorrise quando il suo compagno sussultò di piacere.
«Ti piace?» gli chiese.
«Ãˆ
stupendo» gli rispose Dam guardandosi intorno.
Notò
che Jason e Jaka si erano messi distanti da loro e si stavano
baciando. Guardò il suo compagno per saggiarne la reazione, anche
lui li stava guardando. Anche in penombra poteva vedere che era
eccitato e non aspettò oltre. Gli catturò la bocca e si lasciò
andare tra le sue braccia.
Dam
pensò che Jason e Jaka fossero davvero eccitanti mentre si
baciavano con passione. Sapeva che gli sguardi che lui stava
rivolgendo a loro sarebbero poi stati ricambiati e lo trovò
stimolante. Non si sarebbero avvicinati ma lo avrebbero guardato
mentre il suo compagno lo baciava e lo toccava. L’acqua e le luci
basse avrebbero nascosto ogni cosa ma ognuno di loro sarebbe stato
consapevole della presenza degli altri e la cosa lo stuzzicava non
poco. Era quasi certo che il suo compagno avrebbe spinto entrambi
quasi all’orgasmo prima di portarlo finalmente a letto e a lui
stava bene. Voleva quel gioco di seduzione, gli sguardi e i sospiri.
L’idea di eccitarsi sentendo anche l’altra coppia gli faceva
fremere l’uccello negli slip stretti. Come se avesse percepito i
suoi pensieri Micah gli afferrò il culo e se lo tirò contrò
facendo sì che i loro sessi si sfiorassero.
Si
lasciò scappare un gemito e si voltò di scatto. Gli occhi di Jason
e Jaka erano puntati su di loro ma Jaka era inarcato all’indietro
mentre la bocca di Jason gli saccheggiava il collo.
Si
sorrisero e poi riportò l’attenzione al suo compagno. Aveva
bisogno di toccarlo e di essere toccato da lui.
°°°
Jaka
spingeva i fianchi per andare incontro alle spinte leggere del suo
compagno. Voleva di più ma Jason era determinato a farlo impazzire.
Non
sapeva quanto fosse passato da quando erano entrati nella piscina.
Inizialmente era stato un poco imbarazzato. Sapeva che Micah e Damjan
potevano sentire i suoi sospiri nonostante avesse cercato di non
farsi sentire. Ma Jason sapeva come toccarlo e, quando aveva infilato
le mani dentro il costume e gli aveva stuzzicato l’apertura, non
era riuscito a controllarsi. Sapeva che non potevano vedere cosa
Jason gli stesse facendo ma anche il solo saperli presenti lo aveva
gettato in uno stato di leggero imbarazzo ma anche di intensa
eccitazione.
Poi
quando Jason aveva infilato dentro un dito e aveva iniziato a
stimolarlo aveva dimenticato ogni cosa che non fosse il suo compagno
e il desiderio intenso che aveva di lui.
Più
tardi si era dimenato quando aveva sentito Jason sfilargli il
costume e tirarselo a cavalcioni. Non aveva avuto il tempo di pensare
quando aveva sentito il suo uccello penetrarlo a fondo.
«Jason,
gli altri…» gli aveva detto in preda al desiderio.
«Shh,
sono andati in camera. Siamo soli piccolo» gli aveva sussurrato
Jason spingendosi dentro di lui.
Immaginò
che anche Micah e Damjan fossero stati eccitati come lo erano lui e
Jason. Micah era molto protettivo con Dam e appena le cose erano
diventate bollenti lo aveva sicuramente portato via così che il suo
compagno potesse sentirsi completamente a suo agio.
Avevano
parlato lui e Dam. Sapeva cosa aveva passato, quanto era stato
difficile per lui. Quando il sesso di Jason gli sfiorò il punto più
sensibile però smise di pensare e si godette l’amore del suo uomo.
Decisamente
era stata una bellissima sorpresa di San Valentino, audace e
provocante . La bocca di Jason coprì la sua e l’ultimo pensiero
prima di essere travolto dall'orgasmo fu che stavano per combinare
un gran bel casino in quella piscina…
FINE
Damjan e Micah, Jaka e Jason. Due storie in un'unica raccolta.
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Biografia
Gaby Crumb vive e lavora a Milano da anni. Scrive da sempre, ma usava la scrittura solo come uno sfogo dallo stress di tutti i giorni o come un piacevole passatempo. Poi i ragazzi che popolavano le storie d’amore gay hanno preso possesso della sua anima. Ora si alternano nel salotto della sua mente e, con un sottofondo di musica e un poco di cioccolata, rigorosamente fondente, le raccontano i loro amori e i loro turbamenti. Lei, non ha potuto fare altro che scrivere di loro.
Appassionata di fantasy, vorrebbe riuscire a scrivere un libro che sia un miscela di fantasia e realtà . I ragazzi nella sua mente hanno iniziato con i suggerimenti. Il suo cane contribuisce con un sorriso ogni volta che la vede iniziare a scrivere. Lei pensa che anche lui provi a darle delle imbeccate.
Nel frattempo continua a scrivere dell’amore e di altre emozioni.
Potete trovare Gaby su facebook.com/gabycrumb oppure scrivere a gabycrumb@yahoo.com
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